L’uscita di oggi concordata con il gruppo Tiburzi è stata la Valle del Treja e Calcata.
Pensata nei minimi particolari dal nostro Ivano, lo ha visto purtroppo assente per un piccolo imprevisto; tuttavia ha voluto che si svolgesse comunque.
All’appuntamento, nella stazione di Servizio vicino al Bowling, tante persone affettuose con cui ci siamo scambiati calorosi saluti.
Lungo la strada, tra Anguillara e Trevignano, il nostro navigatore ha subito un attimino di smarrimento ma siamo arrivati ben felici al parcheggio di Monte Gelato lungo il fiume Treja.
Le cascate di Monte Gelato si trovano nel settore meridionale del parco della Valle del Treja, è una delle località più note ed apprezzate dell’area protetta. Con un salto modesto per altezza, l’acqua del fiume supera alcuni dislivelli sulle rocce del letto di origine vulcanica. Qui presenti tufi di particolare resistenza generati da un piccolo centro eruttivo localizzato molto probabilmente nelle vicinanze e appartenuto all’antico apparato vulcanico sabatino. Il Treja raccoglie le acque piovane di un bacino di circa 490 km2, ottanta volte più esteso del parco. Nelle vicinanze ci sono gli importanti resti di un mulino ad acqua utilizzato dal 1830 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Tra un albero e l’altro, sulle rive opposte del fiume, Ercole ha voluto provare la sua nuova costruzione: un seggiolino per trasportare le persone da una riva all’altra. L’idea è buona e funzionante, ma il cavo – tra i due alberi – si è dimostrato elastico più del solito per cui lo abbiamo potuto utilizzare poco. Scarsi gli utenti …
Nel pomeriggio ci siamo recati a Calcata, tappa obbligata per chi visita la Valle del Treja. Cittadina particolarmente suggestiva tra i suoi vicoli, i suoi negozi di artisti, le sue trattorie e soprattutto le viste panoramiche e mozzafiato a 360°, su diversi punti del borgo.
Carmelo Melia